giovedì 15 maggio 2014

La Coscienza parla per Analogia



Ieri sono andato dal mio editore a prendere alcune copie del libro per me. Pochi istanti dopo l’arrivo, è entrata nel negozio una signora con un cagnolino e Nicola, l’amico che collabora alle edizioni, le ha detto indicandomi «Lei è qui per lui». Infatti, la signora era venuta a comprare una copia di “Tarocchi Karma Destino”, senza immaginare che io sarei stato lì. Abbiamo estratto un arcano, e le ho scritto una dedica. Nella sua emozione, nella mia, ho riconosciuto un incontro dell’anima. La coscienza parla per Analogia: il cagnolino si chiama Chico, come il cane storico di mio padre, che più volte è sparito ed è anche stato rapito, per poi tornare. Era un cane magico, la cui storia risale a quando io avevo pochi anni. E prima di Chico, la signora aveva avuto un cane di nome Carletto, lo stesso nome che io ho dato a uno dei due gatti di mia nonna, un gatto nero, con un solo occhio e pertanto anch’egli magico. Così comunica l’Analogia per noi: siamo tutti parte di una famiglia di anime, dentro famiglie più grandi. Le cosiddette co—incidenze, o sincronicità, non servono ad altro che a connettere a un livello più profondo i nostri destini, già mossi da forze invisibili che ci conducono all’Amore più alto. 



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