martedì 9 giugno 2015

In queste settimane, stiamo portando in giro per l'Italia il seminario esperienziale "Guarire". Le prossime tappe saranno Roma l'11 luglio a Spazio Interiore (info Tel. 06.90160288

Cell. 366.4224150 - e-mail: info@spaziointeriore.com)e Trento il 18 luglio (info

Nadja 347.9045613 - nadja.liuti@gmail.com)
 
Mentre raccogliamo altre testimonianze e contributi sul lavoro svolto attraverso le costellazioni familiari, ecco una di queste condivisioni. Ringrazio Camilla per la testimonianza sul tema della guarigione. La pubblico su suo consenso perché possa essere d’aiuto a chi attraversa in questo momento vicende simili o affini. Affinché possa trovare in sé la strada del movimento verso la vita. Che è ben oltre il senso comune che diamo alla parola “guarigione”. Un caro abbraccio a lei e a tutti.






«Il 24 dicembre 2014 ho avuto un’emorragia che è proseguita per qualche giorno con dolore pungente all’ovaio sinistro. Probabilmente un aborto spontaneo.
La prima ecografia che sono riuscita a fare è stata al rientro dalle vacanze di Natale: il 12 gennaio dell’anno nuovo.
Mi è stata diagnosticata una formazione cistica in sede annessiale sinistra di cm 3,5.
Ho fatto una visita ginecologica, con questo referto, il 21 dello stesso mese e il dottore mi ha fatto una seconda ecografia, riscontrando una cisti ovarica
  a sinistra di 6 cm. Mi ha prescritto quindi con urgenza indagini su marker tumorali e mi ha prospettato una lunga cura con pillola anticoncezionale .
Avendo avversione personale a questo farmaco, ho ascoltato consigli e cercato di elaborare significato di questa cisti. Ho partecipato il 28 febbraio ad un seminario di Gabriele Policardo dal titolo “Rabbia, vittimismo e senso di colpa” e ho tenuto la mia cisti, opponendomi al ginecologo.
Il 15 aprile ho avuto il controllo e il rimprovero del medico, che intimandomi di dovere iniziare tutto da capo con i farmaci, mi ha controllato. La cisti era scomparsa e per sua incredulità ha verificato in cartella che non gli avessi riferito la sede dal lato sbagliato! Pensava fosse un mio rifiuto rispetto alla cura prospettata.
Compreso quindi il mio orientamento, ha deciso, visto il successo, di “giocarcela” senza farmaci e solo qualche controllo in caso di dolori o disturbi.
Ringrazio la straordinaria vita, che si muove e ci invia messaggi attraverso sintomi e persone splendide, che ci fanno scorgere i volteggi dell’anima.»